Adoro le leggende sulle piante 🌱
Questa, in particolare, mi piace perché riconosco e ammiro la sacralità e imponenza dei cedri.
Inoltre amo il significato che vuole trasmettere: Non sempre otteniamo ciò che vogliamo o, per lo meno, non come lo avevamo immaginato ❤️
La vita a volte ci sembra incomprensibile o ingiusta ma, se stiamo nel flusso e ci lasciamo andare, ci porta sempre nel posto giusto 🌟
Buona lettura!
In tempi antichi, nelle maestose foreste dei Libano, nacquero tre cedri, testimoni silenziosi del fluire del tempo e delle vicende degli uomini. Attraversarono secoli immobili, riflettendo sulla vita, la morte, la natura e gli uomini stessi.
Videro l'arrivo di una spedizione inviata da Salomone, re di Israele, e assistettero alla guerra con gli Assiri, che bagnò la terra con il sangue dei caduti. Conobbero Gezabele e il profeta Elia, nemici mortali, e osservarono l'invenzione dell'alfabeto, s'incantarono di fronte alle carovane cariche di merci e colori.
Un giorno, i tre cedri si misero a conversare sul loro futuro. Il primo cedro desiderava diventare il trono dei re più potenti della terra, il secondo aspirava a trasformare il Male in Bene, mentre il terzo voleva che gli uomini pensassero a Dio ogni volta che lo guardavano.
Ma un destino crudele li attendeva: i boscaioli apparvero e abbatterono gli alberi, caricandoli su una nave per essere portati via. Ciascuno di loro aveva un sogno, ma la realtà non chiese mai che cosa fare dei loro desideri.
Il primo cedro divenne una stalla per gli animali, e lì nacque un bambino destinato a diventare il più grande re che la Terra avesse mai conosciuto. Il secondo cedro fu trasformato in un semplice tavolo, intorno al quale si raccolsero uomini che condivisero pane e vino, rinnovando l'alleanza tra l'Uomo e Dio. Il terzo cedro fu plasmato in una croce, su cui fu inchiodato un uomo ferito, che divenne la Luce che illumina ogni cosa.
Così, i tre cedri del Libano videro realizzarsi i loro destini, anche se in modi diversi da quanto avessero immaginato. Nelle loro metamorfosi, trovarono la bellezza e la sacralità dei loro sogni, trasformando la loro triste fine in un nuovo inizio, e il loro legno in simboli di speranza, fede e redenzione.
L’olio essenziale di legno di cedro ci porta forza e stabilità, aiuta a radicarci e a trasformare la nostra energia in qualcosa di costruttivo e longevo.
E’ un’essenza che uso quando mi sento scarica, poco radicata e concreta.
E soprattutto la utilizzo quando sento di non fidarmi della vita ❤️
Un abbraccio profumato
Alice Chiara