Modalità di Utilizzo & Conservazione

 

Nella questione dei dosaggi degli oli essenziali per l’uso esterno, emergono diverse opinioni, da una cautela estrema a una audacia disinvolta. 

Tuttavia, la maggior parte degli oli essenziali, specialmente quando applicati esternamente, di solito non rappresenta un rischio significativo e non richiede reazioni di panico. 

È fondamentale avere una comprensione approfondita delle potenzialità degli oli, seguire criteri di utilizzo di base e comprendere gli eventuali effetti collaterali. 

Questo sapere, unito all’istinto olfattivo, serve da guida per un utilizzo consapevole. 

Per quanto riguarda gli oli essenziali più potenti, la loro stessa intensità suggerisce cautela. 

Un esempio pratico è l’uso eccessivo di oli come la cassia, il timo, l’origano, la cannella che possono causare irritazioni cutanee temporanee. In altre parole, è possibile commettere errori nei dosaggi, ma in genere tali errori non portano a danni permanenti gravi. Gli oli essenziali manifestano presto la loro potenza e insegnano il rispetto per la loro forza, spesso senza conseguenze gravi.

 

Ecco alcuni consigli...

 

Dosaggio Variabile: Il dosaggio degli oli essenziali è un concetto flessibile che deve essere valutato caso per caso, a seconda delle proprietà e dell’intensità di ciascuna essenza.

Essenze Irritanti: Per oli essenziali noti per avere effetti irritanti come cannella, timo a timolo, origano, pepe nero, chiodi di garofano, cassia, ecc., è consigliabile iniziare con concentrazioni molto basse, intorno allo 0,5-1%, e osservare i risultati.

Concentrazioni: La maggior parte degli oli essenziali richiede concentrazioni inferiori al 10%, speso già il 5% e’ più che sufficiente 

Oli fotosensibilizzanti: Alcuni oli, come quelli estratti dagli agrumi, possono causare sensibilizzazione ai raggi solari e dovrebbero essere evitati prima di esporsi al sole almeno per 24 ore. Fanno parte di questi oli: arancio, limone, verbena, litsea, bergamotto, achillea ecc…

Test di Allergia: In caso di tendenza allergica, è prudente eseguire un test applicando una goccia di essenza sull’incavo del gomito e osservare eventuali reazioni.

 

Proporzioni per Massaggi

Le proporzioni di oli essenziali nelle miscele per massaggi variano in base all’intensità, al tipo di pelle e al problema da trattare. Si può calcolare il numero di gocce in base al quantitativo di olio di base utilizzato.

20 gocce di olio essenziale corrispondono ad 1 ml circa (dipende molto anche dal peso dell’olio essenziale e dal contagocce).

Se usiamo 100 ml di olio base e vogliamo aggiungere uno o più oli essenziali in miscela in percentuale del 5% useremo 100 gocce di O.E. totali 

 

Gli utilizzi 

Inalazione:

L’inalazione degli oli essenziali può influenzare il sistema nervoso e l’ambiente. Attraverso la vaporizzazione in acqua calda o l’uso di umidificatori ad ultrasuoni, i composti aromatici diffusi nell’aria influenzano il benessere psicologico, promuovendo il rilassamento, l’attenzione e la creatività, a seconda delle essenze utilizzate. Inoltre, questa diffusione di profumi nell’ambiente ha un ruolo antico nella disinfezione, dimostrando oggi una notevole efficacia nel combattere germi patogeni attraverso la modifica delle proprietà fisico-chimiche dell’aria.

 

Bagni aromatici:

L’efficacia terapeutica dei bagni aromatici è confermata e proviene sia dall’assorbimento cutaneo diffuso degli oli essenziali che dagli stimoli olfattivi che influiscono sulla mente. Un punto cruciale da tenere presente è che, dato che gli oli essenziali non sono solubili in acqua, è essenziale emulsionarli con sale grosso prima di aggiungerli all’acqua del bagno. Questo evita che gli oli evaporino immediatamente.

 

Applicazione cutanea:

Gli oli essenziali possono essere assorbiti attraverso la pelle, nonostante lo strato corneo che generalmente agisce come barriera. Queste molecole liposolubili possono penetrare attraverso ghiandole sudorifere, follicoli piliferi e lo spazio tra le cellule della pelle. Raggiungono gli strati più profondi della pelle, entrando in contatto con enzimi e vasi capillari, che possono trasportare i principi attivi dell’olio essenziale in tessuti distanti. Questo è confermato da una ricerca del 1992 che ha misurato la concentrazione di oli essenziali nel sangue dopo l’applicazione sulla pelle.

 

In generale, è sconsigliato l’uso puro di oli essenziali, ad eccezione di piccole zone e oli poco irritanti. Nella maggior parte delle applicazioni cutanee, gli oli essenziali devono essere diluiti in percentuali variabili in base agli obiettivi terapeutici, all’intensità aromatica e alle caratteristiche irritanti e tossiche degli oli. Questa diluizione può variare dal 2% al 10% e i veicoli utilizzati possono includere oli vegetali, creme neutre, latte, miele e argilla.

 

Uso orale:

L'assunzione diretta di oli essenziali puro non è raccomandata per diverse ragioni. In primo luogo, a causa della loro concentrazione e potenza, potrebbero causare gravi irritazioni alle mucose dell'esofago e dello stomaco. In secondo luogo, essendo liposolubili, tendono a formare gocce che non si diffondono uniformemente nei liquidi corporei. Pertanto, è essenziale diluire gli oli essenziali in solventi appropriati per l'assunzione orale.

Il miglior solvente è l'olio vegetale, poiché riduce le irritazioni lungo il tratto gastrointestinale e consente all'essenza di raggiungere l'intestino, dove viene finemente dispersa dai sali biliari e rapidamente assorbita dalle mucose intestinali.

Un altro metodo di dispersione efficace è l'uso del miele, che emulsiona bene l'essenza e rende l'assunzione più agevole e piacevole. I dosaggi tipici includono una o tre gocce di essenza per un cucchiaio di olio o miele, da assumere due o tre volte al giorno.

Per l’uso orale é sempre meglio il consiglio di un aromaterapista esperto.

 

Conservazione

Gli oli essenziali sono sensibili alla luce, al calore e all'ossigeno, il che significa che devono essere conservati con attenzione per mantenere la loro efficacia. È consigliabile conservarli in bottiglie di vetro marrone, che proteggono dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti (UV). Inoltre, le bottiglie dovrebbero essere ben chiuse e preferibilmente piene, per ridurre la quantità di ossigeno all'interno del flacone.

La temperatura di conservazione ideale per gli oli essenziali si situa tra i 5°C e i 30°C. In estate, specialmente per gli oli a base di agrumi, può essere utile conservarli in frigorifero per mantenere la loro stabilità. 

È importante evitare di aprire frequentemente i flaconi di oli essenziali poiché ogni apertura causa un processo di ossidazione che può ridurre il loro potere terapeutico nel tempo. È una buona pratica preparare miscele separate per gli utilizzi più frequenti. Quando conservati adeguatamente, gli oli essenziali possono durare anni, e in alcuni casi, come per le essenze di rosa, gelsomino, incenso e patchouli, migliorano con il tempo.

 

Fonti bibliografiche:

Il grande libro dell'aromaterapia e aromacosmesi, Mara Bertona

Guida pratica all'aromaterapia, Vera Sganga

Aromaterapia naturopatica, Luca Fortuna