Chi sono
Ciao! Mi chiamo Alice Chiara e ti racconto di me e di come nasce AromaPoetica…
Devi sapere che le mie mani hanno sempre raccontato storie: prima accarezzando la pelle, poi impastando il pane, poi ancora massaggiando. E ogni storia aveva il suo profumo.
Tatto e olfatto sono sempre stati il filo conduttore della mia vita, il cuore pulsante di ogni percorso che ho intrapreso. Dall’inizio nella scuola di estetica fino alla cucina e all’arte della panificazione e della pasticceria vegetale con Violamirtillo (avevo un blog dedicato alla cucina, lievitati e pasticceria, ho poi insegnato per 11 anni e ho avuto un piccolo ristorante vegetariano n.d.r), per poi tornare all’aromaterapia, che in realtà mi ha sempre accompagnata fin dall’adolescenza. Passo dopo passo, mi ha portata a creare Aromapoetica.
Se penso alla mia infanzia, due persone emergono nitide nei miei ricordi: nonna Lucia e il mio maestro Mughetti.
Lei massaggiava, creava oli profumati e balsamici che ricordo ancora oggi, come se li avessi sotto il naso in questo istante.
Aveva mani calde, capaci di dare sollievo, e diceva che anche le mie erano così. E che un giorno, come lei, avrei “curato” attraverso il tocco.
Il maestro Mughetti, invece, mi ha trasmesso l’amore per la scrittura, la lettura e la scoperta di storie straordinarie.
Quando la mia amata nonna se n’è andata, io portavo già dentro di me mia figlia, Viola. Anche se non lo sapevo ancora. Non era solo un passaggio della vita, ma una trasformazione profonda: perdevo una fonte d’ispirazione e, poco dopo, ne avrei accolta un’altra.
Violamirtillo e AromaPoetica: un unico filo
Sembrano percorsi diversi, ma in realtà ho sempre fatto la stessa cosa: prendermi cura degli altri.
Attraverso le mie mani, attraverso le mie parole, attraverso gli aromi.
Quando ho lasciato Violamirtillo, molti hanno pensato che fosse un cambio radicale. Io l’ho vissuto come una naturale evoluzione.
Il mondo dei lievitati è stato un viaggio intenso e appassionante, ricco di incontri e di bellezza.
Ma a un certo punto ho sentito che non mi faceva più stare bene, né fisicamente né mentalmente.
Prima di prendere una decisione definitiva, ho scelto di fermarmi, di ascoltarmi. Ho trascorso una stagione in una spa immersa tra i boschi di conifere, avvolta dagli aromi della natura.
E lì, nel silenzio della montagna, ho capito che la vita mi stava portando altrove.
Non è stato un passaggio immediato: ho ripreso a studiare Aromaterapia, ho lasciato pian piano l’arte bianca e ho dato forma a quello che prima era solo un sogno. Aromapoetica era già dentro di me, aspettava solo di essere riconosciuta.
Il cuore di AromaPoetica
Nel lievito e negli impasti c’era vita, trasformazione. Negli oli essenziali e negli aromi, c’è la stessa magia: qualcosa di invisibile che agisce in profondità.
Cambiare non significa perdersi, ma ritrovarsi un po’ di più. Io ho scelto di non avere paura del cambiamento, ma di lasciarmi andare nel flusso della vita, seguendo ciò che mi rende felice.
Aromapoetica non è solo aromaterapia: è la storia delle piante, è poesia, è un abbraccio profumato. È tutto ciò che sono stata e tutto ciò che sono.
È la mia essenza: il profumo della natura, la poesia del benessere, l’abbraccio invisibile che arriva dritto al cuore.
È il mio viaggio e il mio dono.