Rosa di Damasco, la bellezza e l’amore senza tempo
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La Rosa di Damasco è indiscutibilmente la regina di tutte le rose, fonte di ispirazione per poeti, pittori e scrittori, con origini nobili e antiche, e dotata di proprietà benefiche e qualità curative.
Le sue radici affondano in un passato remoto di oltre 5.000 anni fa, quando la sua straordinaria bellezza conquistò le prestigiose civiltà persiana ed egizia. La leggenda narra che una regina egiziana, rapita dalla sua bellezza, inviò ricercatori in Persia per portare a corte questa specie particolare di rosa.
In Grecia, la Rosa di Damasco era cara ad Afrodite, dea dell'amore, mentre in Roma antica i nobili amavano camminare su strade tappezzate di petali di rosa e riempire le loro vasche da bagno con questi fiori.
Oltre ad essere uno status symbol tra le classi nobili, la Rosa di Damasco era anche un ingrediente prezioso in molte ricette e bevande, come l'acqua di rose, tanto amata anche da Leonardo Da Vinci.
Ancora oggi, in Medio Oriente, Turchia e India, dolci come il raha o lokum, creme e budini di latte e riso sono aromatizzati con l'acqua di rosa di Damasco, mentre in Marocco e in Nord Africa è un ingrediente fondamentale nella miscela di spezie conosciuta come "Ras el Hanout".
Ogni fiore vanta circa 36 petali e oggi è coltivato principalmente in Bulgaria e Marocco, dove sorge la rinomata "Valle della Rosa".
Raccolta a mano al mattino presto, mentre ancora brilla la rugiada sui petali, la Rosa di Damasco sprigiona un profumo delicato e inconfondibile, grazie alle sue 400 diverse sostanze aromatiche, che la rendono la vera Regina delle Rose.
Conoscete la bellissima leggenda della Rosa e di Afrodite?
In un'epoca in cui la bellezza era una forza potente e affascinante, c'era un giovane di nome Adone, dalla bellezza così straordinaria che persino Afrodite, la dea dell'Amore, ne fu ammaliata. Il suo fascino era così irresistibile che Afrodite non poté resistere alla tentazione di contenderlo con Persefone, la regina degli inferi e sposa di Ade.
Afrodite si immerse totalmente nella vita di Adone, trascurando i suoi doveri divini e le sue antiche passioni amorose. Ma non era solo Afrodite a essere coinvolta in questa storia di amore e gelosia. Apollo e Ares, gelosi dell'ardore che Afrodite nutriva per Adone, complottarono per separarli.
Durante una battuta di caccia, Adone fu mortalmente ferito da un feroce cinghiale. Afrodite, sopraffatta dal dolore, corse disperatamente verso il suo amato, ma mentre cercava di avvicinarsi a lui, si ferì sulle spine di un rovo. Dal suo sangue sgorgante nacquero le splendide rose rosse, simbolo del suo amore eterno e del suo tormento.
Dallo stesso corpo di Adone nacquero gli splendidi anemoni, fiori che portavano con sé la promessa di una nuova vita, nonostante la tragedia che li aveva generati.
Profondamente commosso dal dolore di Afrodite, Zeus decise di concedere ad Adone una seconda possibilità, ma con una condizione: Adone avrebbe vissuto quattro mesi nell'oltretomba con Persefone, quattro mesi sulla terra con Afrodite e quattro mesi in un regno a sua scelta.
Così, la rosa rossa divenne il simbolo dell'amore più tenace e immortale, capace di superare ogni ostacolo e ogni battaglia, proprio come l'amore eterno di Afrodite per Adone. E così, ogni volta che il profumo di una rosa rossa permea l'aria, è come se il ricordo di questo amore travolgente e indomabile venga riportato alla vita, celebrando la forza e la bellezza dell'amore che supera la morte stessa.
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Simbolo di amore La Rosa Damascena apre il cuore alle proprie emozioni e ai propri bisogni, sia fisici che emozionali.
Ci aiuta a lasciar andare il passato e a vivere il presente con gioia, apre il cuore ai sentimenti e alla pace.